Il sandalo francescano è una calzatura tradizionale della città di Assisi, dalle origini molto antiche. Nasce nel XIII secolo e prende il nome proprio dal Santo che ne fu il precursore, San Francesco d’Assisi.
Sebbene San Francesco fosse solito camminare a piedi nudi, fu un rivoluzionario nell’ambito della Chiesa. Infatti, egli stravolse, con il suo insegnamento e il suo modus operandi, quel principio della “stabilitas loci”, secondo il quale i monaci dovevano rimanere tutta la vita nello stesso convento, evitando il vagabondaggio. Contrariamente, i francescani e gli ordini mendicanti fecero dell’itineranza un proprio tratto distintivo. Da qui, l’esigenza di una calzatura semplice e comoda, per accompagnare i frati nei loro viaggi.
Questi sandali, chiamati “sabotini”, erano fatti di cuoio grezzo e avevano una forma rudimentale, senza lacci o fibbie. Oggi, il sandalo francescano è in cuoio, caratterizzato da sole due fasce e dal cinturino sul retro del piede; rimane quindi una calzatura semplice e pratica, secondo il modello francescano. Tuttavia, negli ultimi anni, sono stati riproposti da importanti brand di moda, che ne hanno reinterpretato forma e materiali, dando nuova vita alla tradizione e trasformando i sandali francescani anche in capi di tendenza.